Settembre, il mese dei ripensamenti; in questo caso quello dei pensamenti.
Un paio di grafici aiutano a confondere le idee, già colme di incertezza, sulle attese autunnali riguardanti il grigio metallo non ferroso.
Il periodo osservato? L’anno, accorciato un poco -e malamente- per esigenze di pixel.
Il timeframe, o frazionamento temporale? La settimana: qui non si trada, qui si cercano segnali per capire se è il caso di rimpolpare il magazzino o, almeno, di iniziare a pianificare gli acquisti.
A che cosa servono dei grafici che non mostrano i valori del prezzo?
La prima ragione è che noi siamo a caccia di sentiment o, in più prosaiche parole, di che cosa ci attende nei prossimi mesi; non ricerchiamo il livello di ingresso bensì il timing; in altre parole, il quando.
In seconda battuta: se ho esigenze produttive immediate, se la tempistica è predeterminata dalla commessa, non ho margine d’azione, mi trovo in situazione obbligata e le quotazioni dell’LME non servono perché non posso scegliere a che livello acquistare, devo comunque.
Vai con i tecnicismi di basso rango.
Il grafico che compare nella metà sinistra dell’immagine è una rappresentazione candlestick con media mobile ALMA a 9 periodi; in aggiunta, un box con il segnale suggerito dalla rappresentazione delle candele giapponesi.
Leggiamolo: movimento laterale dalla seconda metà di giugno, quindi situazione di sostanziale incertezza, mentre le candeline orientali prospettano un andamento che, a distanza di 5 settimane, ancora non si profila nonostante l’indicazione rialzista dichiarata certa a far data fine luglio.
Tra parentesi, in questo caso la media mobile del signor Arnaud Legoux è servita solo a complicarci la vita perché calcolare i minimi quadrati a manina è complesso e non tutte le piattaforme on-line lo fanno.
Il secondo grafico, sulla destra, è un Renko, accompagnato da una media mobile semplice a 5 periodi; i box delle candele nipponiche non si palesano ma -si chiede atto di fede- in corrispondenza delle “P” azzurre ci sono.
Per non far torti, leggiamo anche lui: nessuna variazione significativa rispetto all’andamento dell’ultimo semestre, nessun taglio con la media mobile veloce, quindi trend apparentemente stabile.
Anche in questo caso restiamo in trepida attesa della conferma del rialzo prospettato dalle candele giapponesi, l’indicazione era la medesima.
A corredo e in conclusione: più semplice costruire il primo grafico, meno complicato tracciare la seconda media mobile; in entrambi i casi i moccoli orientali non si sono rivelati ‘sto gran attendibili, finora.
Stessa base di dati, indicazioni non propriamente coerenti.
Secondo atto di fede: se avessimo costruito i grafici con orizzonti e timeframe diversi, con buona probabilità avremmo ricavato altrettanti segnali discordanti.
E non s’é ancora discorso di volumi, gap, indicatori e oscillatori: carina l’analisi tecnica, neh?
Alla prossima,
Dellem